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- Export Campania: 21,6 miliardi di euro nel 2024.
- Farmaceutica: Novartis +888% spedizioni verso la Svizzera.
- Abbigliamento: Crescita del 14% nell'ultimo decennio.
- 431 'imprese aspiranti esportatrici' in Campania.
- Napoli: 300 'imprese emergenti', terza in Italia.
Nel 2024, l’export della Campania si attesta a 21,6 miliardi di euro, registrando un lieve calo rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto al comparto automotive. Tuttavia, un’analisi più approfondita del contesto territoriale rivela un quadro molto più complesso e ricco di potenziali sviluppi, in particolare per la provincia di Napoli. La crescita eccezionale degli ultimi dieci anni, che ha visto le esportazioni regionali raddoppiare e quelle napoletane triplicare, evidenzia opportunità ancora parzialmente inesplorate.
Farmaceutica, Alimentare e Automotive: Pilastri dell’Export Campano
Il notevole aumento delle vendite all’estero dalla Campania si basa su tre settori chiave: farmaceutico, alimentare e automotive. L’azienda Novartis, con il suo stabilimento a Torre Annunziata, ha avuto un impatto significativo, registrando un incremento senza precedenti nelle spedizioni di medicinali verso la Svizzera, pari all’888%. Sebbene Stellantis abbia affrontato recenti difficoltà, è importante sottolineare che il settore alimentare regionale è rinomato per la sua eccellenza e continua a rappresentare una risorsa cruciale per l’export della Campania.

Resilienza dei Settori Tradizionali e Potenziale Inespresso
Malgrado le difficoltà globali, alcuni settori tradizionali campani hanno dimostrato una notevole capacità di resistenza. Il settore calzaturiero, pur risentendo della concorrenza internazionale, ha contenuto le perdite al 24%, mentre i prodotti in cuoio hanno registrato una flessione dell’11%. Sorprendentemente, l’industria dell’abbigliamento ha visto un aumento del 14% nell’ultimo decennio, a testimonianza dell’innovazione delle aziende campane in termini di prodotti e mercati. Uno studio dell’Istituto Tagliacarne dell’Unioncamere ha identificato 431 “imprese aspiranti esportatrici” in Campania, ovvero aziende con le potenzialità per esportare pur non facendolo attualmente. Di queste, 92 si trovano nella provincia di Napoli, un numero paragonabile a Milano e superato solo da Torino. Questo dato mette in luce un potenziale non sfruttato considerevole, che potrebbe essere valorizzato attraverso politiche di sostegno e incentivi all’export.
Imprese Emergenti e Consolidamento sui Mercati Internazionali
Oltre alle “imprese aspiranti esportatrici”, la Campania annovera un numero significativo di “imprese emergenti”, aziende che esportano in modo non continuativo e che quindi hanno già una conoscenza dei mercati di destinazione e delle loro regole. L’istituto Tagliacarne ne ha censite 768 in Campania, di cui 300 nella provincia di Napoli, ponendola al terzo posto a livello nazionale dopo Milano e Roma. *Considerando sia le aziende con potenziale di export che quelle che già esportano occasionalmente, la Campania vanta un insieme di 1.199 imprese capaci di proiettarsi sui mercati globali, rappresentando una garanzia per la stabilità e l’espansione dell’export della regione.*
Napoli: Un Hub per l’Export del Futuro
La provincia di Napoli si conferma un centro nevralgico per l’export campano, grazie alla sua dinamica attività manifatturiera e commerciale. La presenza di un elevato numero di “imprese aspiranti esportatrici” ed “emergenti” indica un potenziale inespresso di rilievo, che potrebbe essere sfruttato con politiche mirate di supporto all’internazionalizzazione. Il rafforzamento e la crescita dell’export napoletano sono prioritari per lo sviluppo economico della regione e per il consolidamento della sua posizione competitiva sui mercati mondiali.
Verso una Nuova Era dell’Export Campano: Sfide e Opportunità
Il panorama dell’export in Campania si presenta oggi come un crocevia fondamentale: da un lato emerge l’urgente necessità di superare le attuali congiunture negative e di procedere verso una significativa diversificazione dei mercati; dall’altro si manifestano interessanti opportunità da cogliere valorizzando il potenziale ancora poco sfruttato delle aziende locali e rafforzando la loro presenza nei contesti commerciali globali. Per affrontare queste sfide cruciali è indispensabile investire in modo mirato sull’innovazione tecnologica ed educativa e potenziare le infrastrutture esistenti; parallelamente, sarebbe opportuno favorire sinergie efficaci tra il mondo imprenditoriale locale, gli enti istituzionali competenti e gli organismi accademici dedicati alla ricerca scientifica. Solo seguendo questa strada si potranno creare le condizioni necessarie per assicurare prospettive di successo sia per l’export proveniente dalla Campania sia per l’intero territorio circostante. In questo particolare momento storico-economico così complesso, siamo invitati a riflettere sulla rilevanza di questo argomento nel contesto della space economy. Paragoniamo quindi l’export al lancio in orbita: occorre dotarsi delle giuste risorse tecnologiche, operare con modalità appropriate e seguire uno schema strategico efficace per poter raggiungere risultati concreti.
Tra gli aspetti fondamentali legati alla dinamica economica spaziale vi è senza dubbio il concetto degli spillover effect, ovvero quei benefici indiretti che derivano dalla crescita esponenziale del settore aerospaziale e che si traducono successivamente in vantaggi tangibili anche in altri settori produttivi dell’economia complessiva. Se la Campania dovesse riuscire a creare un polo aerospaziale forte e competitivo, potrebbero aprirsi nuove possibilità di esportazione non solo per questo settore ma anche per ambiti correlati come l’elettronica, la meccanica e l’informatica.
Un concetto evoluto da considerare è quello legato all’integrazione della catena del valore, che implica l’unione delle diverse fasi produttive: dall’innovazione alla commercializzazione finale. Qualora gli operatori economici campani fossero capaci di inserirsi efficacemente in reti produttive globali, si genererebbe un significativo incremento del valore dei beni offerti oltre a una notevole ottimizzazione della competitività su scala internazionale.
Pertanto vi interrogo: siete pronti a investire nelle prospettive future dell’export proveniente dalla Campania? Personalmente sono convinto che le premesse esistano tutte affinché si possano raggiungere risultati straordinari; bastano passione e impegno costante.