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- La missione Tianwen-2 lanciata il 29 maggio 2025 punta all'asteroide Kamo'oalewa.
- DIANA pesa meno di 90 grammi con ingombro di 50x50x35 mm³.
- Rientro dei campioni previsto entro il 2027 per analisi approfondite.
Nella notte del 29 maggio 2025, un evento di portata storica ha segnato l’inizio di una nuova era nell’esplorazione spaziale: il lancio della missione cinese Tianwen-2. Questa ambiziosa impresa, promossa dall’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), non solo mira a raggiungere l’asteroide Kamo’oalewa, ma anche a riportare campioni sulla Terra entro il 2027, aprendo nuove frontiere nella comprensione del nostro sistema solare.
Un contributo italiano d’eccellenza
Al cuore di questa missione, si cela un contributo italiano di straordinaria importanza: lo strumento scientifico DIANA (Dust In-situ ANAlyzer). Questo strumento, unico payload europeo selezionato per la missione Tianwen-2, è il risultato di una collaborazione tra l’INAF IAPS di Roma, il CNR e il MetroSpace Lab del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano. Il MetroSpace Lab ha svolto un ruolo cruciale nella progettazione, realizzazione e qualifica delle due teste sensoriali che compongono il payload scientifico.
La funzione di DIANA è quella di valutare e definire le proprietà delle particelle e del ghiaccio nell’ambiente spaziale intorno all’asteroide Kamo’oalewa. La componente tecnologica essenziale dello strumento si basa su microbilance a cristalli di quarzo, una metodica di elevatissima accuratezza. Il MetroSpace Lab ha avuto un ruolo fondamentale nell’adattamento e nell’ottimizzazione di questa tecnologia per le condizioni estreme delle missioni spaziali interplanetarie.

- 🚀 Un grande successo italiano! Sono orgoglioso......
- 🤔 Ma siamo sicuri che questa missione sia......
- 🪐 Kamo'oalewa: non solo un asteroide, ma forse......
Tecnologia all’avanguardia per l’esplorazione interplanetaria
Per garantire il successo della missione, la tecnologia di DIANA è stata miniaturizzata e ottimizzata per resistere alle forti sollecitazioni del lancio e per operare in condizioni di vuoto e forti escursioni termiche. Ciascuna unità sensoriale ha un peso inferiore a 90 grammi e un ingombro di circa 50x50x35 mm³, offrendo una sensibilità dell’ordine del milionesimo di grammo. Queste peculiarità hanno fatto di DIANA lo strumento europeo selezionato dalla CNSA per la missione Tianwen-2, a testimonianza dell’eccellenza scientifica e tecnologica italiana sulla scena globale.
Il professor Diego Scaccabarozzi, responsabile del MetroSpace Lab, ha sottolineato che questo traguardo è il risultato di anni di lavoro, collaborazione internazionale e passione per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Ha espresso la sua gratitudine alla delegazione cinese per la fiducia accordata e ha lodato il team del MetroSpace Lab, i collaboratori del CNR e dell’INAF-IAPS, oltre a tutte le altre entità che hanno reso possibile questo notevole successo.
Un viaggio verso la conoscenza
La missione Tianwen-2 rappresenta un’opportunità unica per approfondire la nostra conoscenza del sistema solare. L’analisi dei campioni prelevati dall’asteroide Kamo’oalewa e l’esplorazione di una cometa della fascia principale forniranno dati fondamentali per comprendere la formazione e l’evoluzione degli asteroidi e, più in generale, del sistema solare. Questo viaggio interplanetario ci permetterà di ricostruire le prime fasi della storia del nostro sistema solare, aprendo nuove prospettive sulla nostra origine e sul nostro futuro.
L’Italia protagonista nella space economy
Il successo della missione Tianwen-2 e il contributo fondamentale del MetroSpace Lab del Politecnico di Milano confermano il ruolo di primo piano dell’Italia nella space economy. La capacità di sviluppare tecnologie all’avanguardia per l’esplorazione spaziale e la partecipazione a missioni internazionali di grande rilevanza testimoniano l’eccellenza del nostro sistema di ricerca e la competitività delle nostre imprese nel settore spaziale. *Questo successo rappresenta un’opportunità per rafforzare ulteriormente la nostra posizione nel mercato globale dello spazio e per attrarre investimenti e talenti nel nostro paese.
Oltre i confini: un futuro di scoperte
La missione Tianwen-2 è un esempio di come la collaborazione internazionale e l’innovazione tecnologica possano spingere i confini della conoscenza umana. Il contributo italiano a questa missione dimostra che il nostro paese ha le capacità e le competenze per giocare un ruolo da protagonista nell’esplorazione spaziale del futuro.* Questo successo ci incoraggia a investire ulteriormente nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie spaziali, per continuare a contribuire alla scoperta di nuovi mondi e alla comprensione del nostro universo.
Space Economy: Una finestra sul futuro
Amici lettori, spero che questo viaggio tra le stelle vi abbia appassionato tanto quanto ha appassionato me. Parlando di space economy, è fondamentale capire che non si tratta solo di lanci di razzi e satelliti. Una nozione base, ma cruciale, è che la space economy comprende tutte le attività economiche legate allo spazio, dalla produzione di componenti per satelliti ai servizi di telecomunicazione, passando per la ricerca scientifica e l’esplorazione.
Ma c’è di più. Una nozione avanzata ci porta a considerare l’impatto della space economy sulla vita di tutti i giorni. Pensate, ad esempio, alla precisione dei sistemi di navigazione GPS, che dipendono dai satelliti in orbita. Oppure, immaginate le potenzialità dell’estrazione di risorse dagli asteroidi, un’idea che fino a poco tempo fa sembrava fantascienza, ma che oggi è oggetto di studio e di investimento.
La missione Tianwen-2, con il suo contributo italiano, è un esempio lampante di come la space economy possa generare innovazione, crescita economica e nuove opportunità di lavoro. Ma soprattutto, ci ricorda che l’esplorazione dello spazio è una sfida che richiede la collaborazione di tutti, unendo le forze per superare i limiti della nostra conoscenza e per costruire un futuro migliore per l’umanità. Riflettiamoci su, perché il futuro è già qui, e guarda verso le stelle.