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- Il GEO Global Forum ha riunito oltre 700 esperti da quasi 100 nazioni.
- Mercato dell'osservazione della Terra: valore di 700 miliardi di dollari entro il 2030.
- L'ONU ha adottato il Quadro di riferimento di Sendai nel 2015 per la riduzione del rischio.
Il GEO Global Forum, terminato a Roma il 9 maggio 2025, ha rappresentato una svolta fondamentale nel campo dell’analisi dei dati terrestri. L’evento, ospitato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con il Group on Earth Observations (GEO) e con il sostegno della Commissione Europea, ha raccolto più di 700 esperti, ricercatori e decisori politici da quasi 100 nazioni e organizzazioni internazionali. L’intento principale era tracciare le direttrici future dell’Earth Intelligence ed esaminare le possibilità di cambiamento offerte dall’osservazione del pianeta dallo spazio.
Il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha espresso la disponibilità dell’agenzia a collaborare con GEO per strutturare aree di cooperazione ben definite, focalizzandosi in particolare su clima, energia e sviluppo urbano. Valente ha evidenziato il contributo notevole che l’Italia può fornire attraverso i dati provenienti dai satelliti Cosmo-SkyMed e Prisma, unitamente alle competenze sviluppate nelle applicazioni a valle e nei servizi sperimentali. *Ciò pone il nostro paese in una posizione di leadership nel campo delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi legati al monitoraggio del globo, con ricadute concrete e positive sulla vita di tutti i giorni.

Le Sfide Globali al Centro del Dibattito
Il forum ha affrontato alcune delle problematiche più impellenti del nostro tempo, tra cui i cambiamenti climatici, la scomparsa di specie, la sicurezza alimentare e il deterioramento dell’ambiente. I partecipanti, inclusi ministri e ambasciatori di diverse nazioni, hanno preso parte a dibattiti plenari e a sessioni dedicate per identificare soluzioni innovative e strategie efficaci. Un momento saliente è stata la presentazione del piano di implementazione della Strategia Post-2025 di GEO, che specifica come la comunità internazionale collaborerà nel prossimo decennio per rendere l’Earth Intelligence accessibile a tutti, ovunque.
Il forum ha inoltre approvato un programma di lavoro dettagliato che illustra le azioni pratiche, i progetti e le iniziative che indirizzeranno i progressi nei prossimi anni. Questo programma esprime un impegno concreto verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e la salvaguardia del nostro pianeta.
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- 🤔 700 miliardi di dollari entro il 2030? Sembra una stima eccessiva......
- 🌍 L'Earth Intelligence come strumento di controllo globale?......
Un Mercato in Crescita: 700 Miliardi di Dollari Entro il 2030
Le proiezioni di crescita per l’osservazione della Terra stimano un valore di 700 miliardi di dollari entro il 2030. Questa crescita significativa è trainata dall’integrazione di tecnologie d’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il supercalcolo e il cloud, che consentono di fornire servizi sempre più efficienti e tempestivi a livello mondiale.
Yana Gevorgyan, direttrice del segretariato GEO, ha sottolineato come GEO abbia conseguito notevoli traguardi negli ultimi 20 anni nel promuovere l’uso dell’osservazione della Terra per il bene comune. Le soluzioni basate su dati hanno la potenzialità di mutare radicalmente il modo in cui percepiamo e ci prendiamo cura del nostro pianeta, garantendo un impatto rilevante nella sua tutela. Giovanni Rum, senior advisor sull’Osservazione della Terra per ASI, ha spiegato che il valore di 700 miliardi di dollari è il risultato della valutazione di vari elementi, dalla commercializzazione dei dati satellitari fino ai prodotti e servizi finali.
La transizione verso l’Earth Intelligence, che unisce i dati di osservazione con quelli socio-economici, costituisce un’evoluzione importante. Questa capacità di fornire informazioni utili ad amministrazioni pubbliche, clienti commerciali e associazioni apre nuove prospettive per la gestione del territorio, la pianificazione urbana e la risposta alle emergenze.
Verso un Futuro Sostenibile: L’Impegno dell’INGV e l’Open Access ai Dati
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha partecipato attivamente al GEO Global Forum, incoraggiando l’accesso aperto ai dati scientifici e sostenendo lo scambio di conoscenze tra istituzioni, enti di ricerca, organizzazioni e stakeholder. L’INGV ha organizzato una tavola rotonda sul Quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di disastri, adottato dall’ONU nel 2015, e ha presentato le sue attività, linee di ricerca, competenze e capacità in temi applicativi e di servizio.
L’edizione 2025 del GEO Global Forum ha celebrato il ventesimo anniversario di GEO, evidenziando la crescente rilevanza delle sue aree di interesse e dell’adozione di un approccio di accesso libero ai dati scientifici, al fine di favorire un avanzamento continuo delle conoscenze su scala globale. La GEO Plenary, il più alto organo decisionale del Gruppo, ha lavorato per definire un piano d’azione per i prossimi anni e per lanciare una piattaforma per garantire libero accesso ai dati.
Un Nuovo Paradigma: Dalla Data Intelligence all’Azione Globale
Il GEO Global Forum 2025 ha rappresentato un momento di riflessione e di pianificazione strategica per la comunità internazionale dell’osservazione della Terra. L’evoluzione verso l’Earth Intelligence, con la sua capacità di combinare dati osservativi e socio-economici, apre nuove frontiere per la comprensione e la gestione del nostro pianeta. L’impegno verso l’open access ai dati scientifici e la collaborazione tra istituzioni, enti scientifici e stakeholder sono elementi fondamentali per affrontare le sfide globali e costruire un futuro sostenibile.
Ma cosa significa tutto questo per noi, cittadini del mondo?* Significa che la space economy, con le sue tecnologie avanzate e i suoi dati preziosi, sta diventando sempre più rilevante per la nostra vita quotidiana. Una nozione base di space economy è che gli investimenti nello spazio non sono solo una questione di esplorazione, ma anche di sviluppo di tecnologie e servizi che hanno un impatto diretto sulla Terra.
Una nozione più avanzata è che la space economy sta creando nuove opportunità di business e di lavoro, stimolando l’innovazione e la crescita economica. Ma, soprattutto, sta fornendo gli strumenti per comprendere meglio il nostro pianeta e per affrontare le sfide ambientali e sociali che ci attendono.
Riflettiamo su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a promuovere l’uso responsabile e sostenibile dei dati spaziali, per un futuro in cui la tecnologia sia al servizio del bene comune.