Cooperazione spaziale: come Italia e America Latina cambieranno il futuro?

Il 3 giugno 2025, presso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), si è aperto il IV Incontro delle Agenzie Spaziali dei Paesi membri dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA). Questo evento, una pietra miliare nel programma “Lo spazio al servizio della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile in America Latina”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama spaziale italiano e latinoamericano. L’incontro, intitolato “Cooperare per implementare azioni concrete e fare fronte alle sfide comuni”, ha riaffermato l’impegno congiunto di IILA e ASI nel rafforzare i legami tra le agenzie spaziali, focalizzandosi su quattro settori strategici: Ambiente, Salute, Ricerca e Innovazione, e Capacity Building.
All’apertura dell’evento ha presenziato l’On. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il quale ha evidenziato l’importanza strategica delle relazioni con i Paesi latinoamericani per il Governo italiano. Antonio Bartoloni, direttore dell’ufficio per le politiche spaziali e aerospaziali (UPSA), Antonella Cavallari, Segretario Generale dell’IILA, Carlos Eugenio García de Alba Zepeda, Presidente dell’IILA e Ambasciatore del Messico in Italia, e Teodoro Valente, Presidente dell’ASI, hanno contribuito a delineare il quadro di una cooperazione sempre più stretta e proficua. La Segretario Generale Cavallari ha evidenziato i programmi eseguiti da IILA, che hanno formato oltre 300 tecnici e alti funzionari latinoamericani, creato network di alto livello e promosso la cooperazione con imprese della New Space Economy.

Un Accordo Strategico tra Italia e Argentina

Parallelamente all’incontro IILA-ASI, è stato siglato un nuovo accordo di collaborazione spaziale tra Italia e Argentina. Questo accordo, firmato presso l’ASI, mira a rafforzare la cooperazione internazionale nel settore spaziale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha annunciato l’avvio di un programma di alta formazione focalizzato su governance spaziale e applicazioni avanzate da satelliti, con particolare attenzione alla gestione dei disastri, delle risorse alimentari e allo studio dei cambiamenti climatici.

Tra le collaborazioni attive con l’Argentina figura il progetto SIASGE, un sistema satellitare concepito per la gestione delle emergenze ambientali e lo sviluppo economico, frutto del sodalizio tra l’ASI e l’agenzia spaziale argentina CONAE. Tale sistema si avvale della costellazione italiana Cosmo-SkyMed e di quella argentina SAOCOM. La cooperazione tra Italia, Argentina e la regione caraibica, avviata nel 2019, è destinata a proseguire, con l’Italia che adotta un principio di cooperazione analogo a quello alla base del Piano Mattei per l’Africa.

Focus su Ambiente, Salute, Ricerca e Capacity Building

L’incontro ha posto l’accento su quattro fronti strategici. L’attenzione prioritaria è stata rivolta all’ambiente, con l’impiego di dati spaziali per monitorare i mutamenti climatici e perfezionare i sistemi di preallarme per eventi naturali catastrofici. La salute è stata affrontata attraverso la e-health, con l’obiettivo di estendere telemedicina e tele-epidemiologia anche alle zone più remote dell’America Latina. Un’area innovativa si è concentrata sulla ricerca relativa alla coltivazione di piante nello spazio e sulle relative applicazioni per lo sviluppo di sistemi di coltivazione sostenibili sulla Terra. Infine, il potenziamento delle capacità (capacity building) mira a consolidare le competenze necessarie per l’analisi dei dati satellitari e una gestione efficace delle crisi ambientali.

I delegati hanno avuto l’opportunità di visitare eccellenze tecnologiche italiane come Thales Alenia Space Italia, Avio e il Centro spaziale del Fucino di Telespazio, per toccare con mano le capacità industriali che hanno reso l’Italia una potenza spaziale europea. Questo incontro segue le edizioni precedenti in Italia (2022), Brasile (2023) e Cile (2024), e si inserisce in un contesto in cui il 2025 sarà un anno cruciale per valutare i progressi dell’Agenda “Space2030” delle Nazioni Unite.

Verso un Futuro di Cooperazione e Sviluppo Sostenibile

L’Italia si prepara ad assumere la presidenza del Comitato Onu per gli usi pacifici dello spazio (COPUOS) nel biennio 2026-2027, un’occasione per contribuire attivamente alla costruzione di un futuro più inclusivo, resiliente e sostenibile. Teodoro Valente ha evidenziato che l’ambito spaziale va oltre la mera frontiera scientifica e tecnologica, rappresentando altresì una leva politica ed economica fondamentale per affrontare sfide globali quali il cambiamento climatico, i disastri naturali, la sicurezza alimentare e la salvaguardia delle risorse naturali. La collaborazione a livello internazionale si conferma quale strumento indispensabile per convertire le problematiche in concrete opportunità di crescita. Antonella Cavallari ha evidenziato l’importanza dell’osservazione della Terra per la vita civile, l’agricoltura sostenibile, il monitoraggio ambientale e la prevenzione dei disastri naturali. IILA si impegna a formare una classe dirigente specializzata in grado di interpretare e utilizzare i dati spaziali nelle varie attività civili.

Un’Opportunità per Riflettere sul Futuro dello Spazio

Amici lettori, spero che questo articolo vi abbia offerto una panoramica completa e stimolante sulle recenti iniziative di cooperazione spaziale tra Italia e America Latina. Vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali su questo tema.

Innanzitutto, è fondamentale comprendere che la space economy non è solo una questione di satelliti e razzi, ma un vero e proprio motore di sviluppo economico e sociale. Una nozione base di space economy è che gli investimenti nel settore spaziale generano ricadute positive in molti altri settori, come l’agricoltura, la sanità, l’ambiente e le telecomunicazioni.

Una nozione più avanzata è che la space economy sta diventando sempre più democratica e accessibile, grazie alla nascita di nuove imprese e tecnologie che riducono i costi e aprono nuove opportunità. Questo significa che anche i Paesi in via di sviluppo possono beneficiare delle tecnologie spaziali per affrontare le proprie sfide e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.
Personalmente, credo che la cooperazione internazionale sia essenziale per sfruttare appieno il potenziale della space economy. Condividere conoscenze, risorse e competenze può portare a risultati molto più significativi rispetto a lavorare isolatamente. L’iniziativa tra Italia e America Latina è un esempio virtuoso di come la cooperazione spaziale possa contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Vi invito a riflettere su come le tecnologie spaziali possono migliorare la vostra vita e quella della vostra comunità. Quali sono le sfide che vi stanno più a cuore e come pensate che lo spazio possa aiutarvi ad affrontarle? Spero che questo articolo vi abbia ispirato a guardare al futuro con ottimismo e a credere nel potere della cooperazione per costruire un mondo migliore.