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- La legge italiana prevede garanzie assicurative fino a 100 milioni di euro.
- Il mercato globale supererà i 1000 miliardi di dollari entro il 2040.
- L'Italia conta oltre 400 imprese coinvolte nella space economy.
## L’Italia Spinge sull’Assicurazione e la Responsabilità nella Space Economy
La space economy italiana si appresta a compiere un passo decisivo verso una maggiore solidità industriale e finanziaria. Durante gli Stati Generali della Space Economy, tenutisi a Milano il 24 novembre 2025, Flavia Melillo, Co-Direzione Generale ANIA-Servizio Danni Non Auto e Funzionario Responsabile Marine & Aviation, ha sottolineato l’importanza crescente delle tematiche legate alla responsabilità e all’assicurazione delle attività spaziali. L’approvazione della Legge italiana sulla Space Economy ha acceso i riflettori su questo settore, promuovendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, operatori industriali e assicuratori.
La normativa nazionale mira a creare un ambiente favorevole agli investimenti e allo sviluppo di collaborazioni internazionali, spaziando dalla progettazione di satelliti e infrastrutture orbitali alla gestione dei dati per applicazioni terrestri. In questo scenario, le assicurazioni assumono un ruolo fondamentale, mitigando i rischi e incentivando la crescita di filiere tecnologiche innovative. Anche settori come la logistica e lo shipping possono trarre vantaggio dalla space economy, grazie alla connettività satellitare avanzata, ai sistemi di tracciamento e alle piattaforme di navigazione di ultima generazione, che consentono di ottimizzare le rotte, monitorare le merci in tempo reale e gestire i porti in modo più efficiente. Le applicazioni della Blue Economy, che spaziano dalla pesca sostenibile al monitoraggio ambientale e alla gestione delle risorse marine, beneficiano direttamente delle informazioni e delle innovazioni tecnologiche derivanti dal settore spaziale.
## Il Settore Assicurativo e i Rischi Spaziali: Una Sfida Complessa
Il settore assicurativo si è avvicinato alle attività spaziali con prudenza, fin dal lancio del primo satellite commerciale Intelsat I nel 1965, assicurato dai Lloyd’s of London per la fase di prelancio. L’evoluzione tecnologica ed economica, soprattutto con l’ingresso di attori privati come SpaceX, Blue Origin e Virgin Galactic, ha portato a nuove collaborazioni tra pubblico e privato e ad attività spaziali gestite autonomamente da operatori privati. La Legge n. 69/2025 in Italia prevede che l’autorizzazione per le attività spaziali sia subordinata al rilascio di garanzie assicurative fino a un massimale di 100 milioni di euro, un importo superiore a quello previsto in altre legislazioni. Questa copertura assicurativa protegge dai danni inflitti a terzi e rimane valida per tutta la durata della missione, ma non è richiesta se l’operazione è effettuata direttamente dallo Stato o per suo conto.
I rischi spaziali sono considerati “grandi rischi” e valutati in base a parametri come la probabilità di sinistri, l’ammontare degli indennizzi e la frequenza della sinistrosità nel tempo. Le difficoltà nel determinare la probabilità di sinistri derivano dalla mancanza di dati statistici adeguati, dal numero limitato di enti assicurabili, dai rapidi cambiamenti tecnologici e dagli importi elevati da assicurare. La valutazione del rischio deve considerare non solo il fallimento dell’operazione, ma anche la minaccia per le altre infrastrutture, i rischi finanziari e il carico trasportato. A causa dell’elevata alea, le compagnie devono avere una solida situazione finanziaria e adottare strategie come la frammentazione del rischio. I prodotti assicurativi sono personalizzati in base alle esigenze del cliente.

## La Filiera Italiana della Space Economy: Un Ecosistema Completo
Il settore spaziale italiano è un ecosistema completo: l’Italia si distingue come uno dei pochi paesi al mondo a possedere una catena di approvvigionamento spaziale pienamente integrata, che si estende dalla concezione e realizzazione di vettori e satelliti (fase “upstream”) fino alla fornitura di servizi e applicazioni basati sui dati spaziali (fase “downstream”). Questo sistema integrato riveste un’importanza capitale per l’economia del paese, coinvolgendo oltre 400 imprese, e per la sua sicurezza e autonomia tecnologica. Le capacità spaziali rendono possibili servizi fondamentali come la navigazione satellitare, le telecomunicazioni e l’osservazione terrestre, essenziali per la gestione dell’energia, dei trasporti, per l’agricoltura di precisione, per la sicurezza ambientale e per la prevenzione di disastri.
Il sistema è costituito da operatori affermati, spesso con partecipazione statale, e da una fitta rete di PMI innovative e nuove imprese in espansione. Gruppi come Leonardo, Thales Alenia Space, Avio e Telespazio costituiscono l’ossatura industriale, mentre oltre 250 aziende “core” interamente dedicate allo spazio sono distribuite in tredici distretti tecnologici regionali. Università, centri di ricerca, ASI ed ESA completano il panorama. Il mercato globale è in rapida espansione, stimato in 480 miliardi di dollari nel 2024 e destinato a superare i 1000 miliardi entro il 2040. Il Governo italiano ha sostenuto la crescita della space economy con la prima legge quadro nazionale nel 2024, che definisce ruoli chiari e introduce una cornice regolatoria stabile. Tale legislazione conferisce all’ASI il compito di supervisione tecnica e la gestione del registro nazionale degli oggetti spaziali; essa inoltre definisce le procedure di autorizzazione per i soggetti privati e istituisce un fondo pluriennale di 150 milioni di euro destinato a co-finanziare progetti innovativi e start-up.
## Assicurare il Futuro: Sfide e Opportunità per la Space Economy Italiana
Il mercato assicurativo nel settore spaziale è ancora in fase di definizione, influenzato dall’assenza di regole certe e da un mercato frammentato. Il rischio elevato e i costi ingenti limitano la copertura assicurativa, nonostante l’esistenza di migliaia di satelliti. Le compagnie offrono coperture per il lancio, le operazioni in orbita, la responsabilità civile e la perdita economica. L’assicurazione per il lancio è la principale, ma richiede accurati accertamenti in caso di sinistro. Il mercato è in evoluzione con la sostituzione dei satelliti GEO con quelli LEO, più economici ma con minore durata.
La possibilità di assicurare i pericoli e le responsabilità legati a una missione spaziale rende più semplice l’ottenimento di finanziamenti. Le compagnie partecipano ai progetti sin dalle fondamenta per valutare il rischio e abilitare la space economy. Nonostante le difficoltà, il settore ha margini di crescita elevati grazie all’intensificazione delle attività e alle nuove tecnologie come la robotica, l’automazione e l’intelligenza artificiale. La possibilità di on-orbit servicing riduce i costi e i rischi. L’affollamento dei satelliti e la presenza di space debris rappresentano un rischio crescente per le collisioni. La piena copertura assicurativa è fondamentale per rendere le attività spaziali ordinarie e attrarre nuovi operatori.
## Riflessioni Conclusive: Un Futuro da Costruire Insieme
Amici lettori, abbiamo esplorato un settore in rapida evoluzione, dove l’innovazione tecnologica e la gestione del rischio si intrecciano in modo indissolubile. La space economy, con le sue infinite potenzialità, rappresenta una frontiera cruciale per il nostro futuro.
Ma cosa significa, in termini semplici, space economy? Immaginate un’economia che non si limita al nostro pianeta, ma che si estende nello spazio, sfruttando le risorse e le opportunità che esso offre. Questo include la produzione di satelliti, i servizi di telecomunicazione, l’osservazione della Terra e, in prospettiva, l’estrazione di risorse da asteroidi e altri corpi celesti.
E ora, una nozione più avanzata: il concetto di “risk transfer”. Nel contesto della space economy, il risk transfer si riferisce al processo attraverso il quale i rischi associati alle attività spaziali vengono trasferiti da un’entità (come un’azienda spaziale) a un’altra (come una compagnia assicurativa) tramite contratti assicurativi. Questo permette alle aziende spaziali di proteggere i propri investimenti e di operare con maggiore sicurezza, sapendo che in caso di incidenti o fallimenti, avranno un supporto finanziario.
Ma cosa possiamo fare noi, come cittadini, per contribuire a questo sviluppo? Innanzitutto, informandoci e sostenendo le iniziative che promuovono la space economy. In secondo luogo, incoraggiando i nostri governi a investire in ricerca e sviluppo, e a creare un ambiente regolatorio favorevole all’innovazione. Infine, coltivando la nostra curiosità e il nostro spirito di esplorazione, perché è proprio dalla nostra sete di conoscenza che nascono le grandi scoperte.
La space economy è un’opportunità unica per il nostro Paese, un’occasione per dimostrare la nostra capacità di innovare e di competere a livello globale. Non lasciamocela sfuggire.
- Posizione di ANIA sulla legge italiana Space Economy, approfondimento utile.
- Testo integrale della Legge n. 89/2025, fondamentale per il quadro normativo.
- Sito ufficiale dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), utile per approfondire il ruolo delle assicurazioni nel settore spaziale.








