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- 5.000 addetti e 260 aziende: la filiera spaziale italiana.
- ASI guida il dibattito sul programma Artemis.
- Padiglione Universo esplora habitat spaziali alla Biennale Architettura.
- Venezia punta a diventare hub europeo per la space economy.
Space Meetings Veneto 2025: Un’analisi approfondita
Dal 20 al 22 maggio 2025, Venezia diventerà il centro nevralgico dell’economia spaziale ospitando la terza edizione di Space Meetings Veneto. L’evento, che si svolgerà al Terminal Crociere del Tronchetto, è una piattaforma fondamentale per l’industria, con l’obiettivo di stimolare idee innovative, attirare talenti e mobilitare investimenti nel settore spaziale e digitale. L’iniziativa punta a sviluppare un ambiente dinamico, promuovendo connessioni dirette tra i principali protagonisti della filiera, che attualmente comprende più di 5.000 addetti in 260 aziende.
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in prima linea
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sarà un attore di primo piano durante l’evento, partecipando attivamente con uno stand dedicato e la presenza di personalità di rilievo. L’ASI presenterà le sue principali aree di interesse e contribuirà a vari panel di discussione. Tra gli interventi, si segnalano:
Raffaele Munguolo, Capo dell’Ufficio Esplorazione e Infrastrutture Orbitanti dell’ASI, guiderà il dibattito “Artemis Program: International Collaboration Advancing Space Exploration”, con la partecipazione di Simone Pirrotta.
Luca Salamone, Direttore Generale dell’ASI, interverrà sia nella cerimonia di apertura che nel panel “Defining a Space Roadmap: The Draghi Report and Post-ESA Ministerial 2025 Perspectives”.
Augusto Cramarossa, figura di riferimento per l’allineamento strategico in ASI, prenderà parte al confronto “IRIDE: Italian Industry Leading the Way – Opportunities and Challenge”.
Giancarlo Varacalli, figura chiave nel settore Telecomunicazioni e Navigazione per l’ASI, figurerà tra i relatori del panel “Satellite Navigation: Space, Moon and Future”.
Questi interventi evidenziano l’impegno di ASI nel sostenere la collaborazione internazionale e nel guidare lo sviluppo dell’industria spaziale italiana.

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Il Padiglione Universo alla Biennale di Venezia
In concomitanza con Space Meetings Veneto, l’ASI sarà presente anche alla 19° Mostra Internazionale di Architettura de ‘La Biennale di Venezia 2025’ con la prima edizione del Padiglione Universo. Questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra Astronautin GmbH e Fondazione Efesto, esplora i temi dei viaggi e degli habitat spaziali attraverso una mostra intitolata “Sheltering in Space – A Guide”. L’esposizione, sotto la curatela di Claudia Schnugg, si concentra sull’elaborazione di soluzioni abitative nello spazio che siano sostenibili, tenendo in considerazione le implicazioni culturali, sociali e psicologiche. L’ASI prenderà parte all’evento “Humans on the Moon” il 22 maggio 2025, con la presenza di Raffaele Mugnuolo e Vincenzo Giorgio.
La sfida di Space Meetings Veneto: da evento a piattaforma strategica
Nonostante il suo potenziale, Space Meetings Veneto deve superare la dimensione localistica e affermarsi come un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo. L’evento, pur raccogliendo aziende, università, start-up e attori pubblici regionali, non esprime ancora una visione strategica chiara e non è percepito come uno snodo cruciale per le politiche o l’attrazione degli investimenti. A differenza di manifestazioni come l’ADM di Torino, l’evento globale IAC o la Paris Space Week, c’è il rischio che la realtà veneziana resti esclusa dai contesti decisionali importanti.
Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che Space Meetings Veneto si trasformi in una piattaforma capace di congiungere industrie e investitori, imprese mature e PMI, territori e politica europea. L’ambito spaziale si è espanso enormemente, divenendo troppo vasto per restare confinato in approcci settoriali, coinvolgendo ormai tecnologia, manifattura, clima, energia, difesa, comunicazione e dati.
Verso un ecosistema spaziale veneto strutturato
Il Veneto possiede competenze storiche nella meccanica di precisione, nella sensoristica e nei materiali avanzati, ma manca l’organizzazione strutturata di un distretto o di un’alleanza territoriale. Spesso le aziende, gli atenei e gli enti pubblici operano in compartimenti stagni, con scarsa interazione. Space Meetings Veneto potrebbe fungere da centro di coordinamento per armonizzare queste forze, permettendo al Veneto di emergere come attore strutturato all’interno della nuova economia spaziale.
Un ostacolo significativo è rappresentato dalle Reti Innovative Regionali (RIR), che si sono rivelate strumenti normativamente rigidi e poco efficaci. È necessario andare oltre l’ambito della semplice promozione e addentrarsi nella fase di progettazione industriale, con obiettivi ben definiti, strumenti operativi concreti e una governance riconosciuta.
Venezia: Capitale Europea della Space Economy? Riflessioni e Prospettive Future
Venezia ha l’opportunità di diventare un hub europeo per la space economy, sfruttando la sua posizione strategica, la sua storia di innovazione e il suo simbolismo culturale. Tuttavia, per realizzare questa ambizione, è necessaria una forte volontà politica, una visione industriale chiara e una governance efficace.
È di primaria importanza incoraggiare la collaborazione sinergica tra PMI e grandi imprese, tra regioni e Bruxelles, tra università e aziende, tra startup e investitori. Solo così si può creare un vero ecosistema e produrre politiche industriali robuste. Space Meetings Veneto deve evolvere da semplice manifestazione a piattaforma operativa continua, in grado di attrarre capitali europei e di stabilire connessioni con ESA, EUSPA e la Banca Europea per gli Investimenti.
L’evento in programma per il 20 maggio 2025 rappresenta un momento di svolta cruciale. Il Veneto è chiamato a dimostrare la sua capacità di assumere un ruolo da protagonista nello spazio, abbandonando mentalità provinciali e abbracciando una visione ambiziosa e strategica.
Amici lettori, riflettiamo un attimo: la space economy non è solo fantascienza, ma una realtà concreta che impatta la nostra vita quotidiana. Pensate ai sistemi di navigazione satellitare che usiamo ogni giorno, alle previsioni meteorologiche sempre più precise, o alle comunicazioni globali che ci connettono in tempo reale. Tutto questo è reso possibile grazie allo spazio.
Una nozione base di space economy che si applica perfettamente a questo contesto è il concetto di esternalità. Le attività spaziali generano esternalità positive, ovvero benefici che si estendono ben oltre il settore spaziale stesso, influenzando positivamente altri settori economici e la società nel suo complesso. Un concetto più avanzato è quello di sovranità tecnologica. In un mondo sempre più interconnesso e competitivo, il controllo delle tecnologie spaziali è fondamentale per garantire l’indipendenza e la sicurezza di una nazione o di una regione. Investire nello spazio significa investire nel futuro, garantendo un accesso autonomo alle risorse e alle informazioni che sono essenziali per il progresso economico e sociale.
Quindi, la prossima volta che guardate il cielo stellato, ricordatevi che lo spazio non è solo un luogo lontano e inaccessibile, ma un motore di innovazione e di crescita che può trasformare il nostro mondo. E Venezia, con Space Meetings Veneto, ha l’opportunità di giocare un ruolo chiave in questa trasformazione.
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Per quanto riguarda il dibattito “IRIDE: Italian Industry Leading the Way – Opportunities and Challenge”, Augusto Cramarossa, la figura dell’ASI incaricata del coordinamento strategico, fornirà il suo contributo.
Giancarlo Varacalli, leader delle divisioni Telecomunicazioni e Navigazione in seno all’ASI, figurerà tra gli oratori invitati al panel “Satellite Navigation: Space, Moon and Future”.