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- I-Hab e ESPRIT: i moduli ESA per la vita sul Gateway.
- 100 miliardi di euro: il valore dell'economia lunare stimato.
- 862 milioni di euro: il contratto per il lander Argonaut.
- 2030: consegna del veicolo di discesa lunare Argonaut.
- 85 chilogrammi di campioni lunari da estrarre entro il 2024.
Il ruolo dell’europa nel progetto lunar gateway
Il Lunar Gateway, elemento cruciale del programma Artemis guidato dalla NASA, si profila come una svolta nell’esplorazione lunare, aprendo nuove prospettive per l’economia spaziale. Oltre agli obiettivi scientifici e di esplorazione, il Gateway rappresenta per l’Europa un’opportunità unica per affermarsi come attore chiave nel nascente mercato lunare. L’Agenzia Spaziale Europea (*ESA) sta fornendo componenti essenziali, tra cui l’*I-Hab*, l’habitat primario per gli astronauti in visita al Gateway, che offrirà un ambiente sicuro per la vita e il lavoro nello spazio profondo. Ulteriormente, il modulo *ESPRIT* dell’ESA fornirà capacità di comunicazione avanzate, infrastrutture per il rifornimento e una finestra panoramica per l’osservazione della superficie lunare.
Questi contributi europei non sono solo un investimento tecnologico, ma una mossa strategica per il futuro dell’Europa nello spazio. L’impegno europeo si concretizza anche attraverso lo sviluppo di un modulo di servizio europeo (*ESM*) per la navicella Orion, garantendo alimentazione, propulsione, controllo termico e supporto vitale durante le missioni verso la Luna. Tre opportunità di volo sono riservate ad astronauti europei per lavorare all’interno del Gateway, ampliando l’esperienza e la presenza umana in orbita lunare. Il progetto *Moonlight*, promosso dall’ESA, si propone di creare un’infrastruttura condivisa di telecomunicazioni e navigazione lunare, con l’obiettivo di ridurre la complessità e i costi delle singole missioni. Questa iniziativa potrebbe generare un’economia lunare del valore di 100 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, creando posti di lavoro e prosperità sulla Terra.
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I protagonisti industriali: thales alenia space e il contributo italiano
L’industria italiana, in particolare *Thales Alenia Space*, gioca un ruolo essenziale nella costruzione del Gateway. Thales Alenia Space è responsabile della realizzazione del modulo *HALO*, un componente vitale che fornirà spazio abitativo, strutture di ricerca e capacità di comando e controllo. L’azienda è anche impegnata nello sviluppo di altri elementi chiave, tra cui l’*I-Hab* lunare, il *Lunar Link*, il *Lunar View*, il lander lunare *Argonaut* e contribuisce all’*Habitat Multi-Purpose*. Questi progetti favoriscono la crescita di una filiera specializzata in Italia, creando posti di lavoro e competenze nelle tecnologie spaziali avanzate. Thales Alenia Space ha ottenuto un contratto da 862 milioni di euro dall’ESA per la costruzione del modulo di atterraggio di *Argonaut*, formato da tre parti: il modulo di discesa lunare, il carico utile e la piattaforma di carico. La consegna del veicolo di discesa lunare di *Argonaut* è prevista nel 2030 per la sua prima missione operativa, chiamata *ArgoNET*, pianificata per il 2031.

Tecnologie europee per l’estrazione di risorse lunari
Le risorse disponibili sulla Luna, come il ghiaccio d’acqua e i minerali delle terre rare, potrebbero essere estratte e utilizzate per vari scopi, dalla produzione di propellente alla produzione manifatturiera. Le aziende europee stanno sviluppando tecnologie innovative per l’estrazione di risorse lunari. L’*ASI* e *OHB Italia* stanno sviluppando *ORACLE*, un sistema per estrarre ossigeno dalla regolite lunare utilizzando un processo carbotermico. Questa tecnologia potrebbe fornire una risorsa cruciale per le future missioni lunari, riducendo la dipendenza dalle forniture terrestri. Il payload *Prospect* dell’ESA, che include una trivella (*ProSEED*) sviluppata da Leonardo in Italia e un mini-laboratorio (*ProSPA*) sviluppato dalla Open University nel Regno Unito, cercherà il ghiaccio d’acqua nella regione del polo sud lunare. La trivella penetrerà fino a un metro sotto la superficie e il mini-laboratorio analizzerà i campioni estratti per identificare e quantificare i composti volatili, inclusa l’acqua. Il contratto per lo sviluppo del payload lunare *ORACLE* è stato firmato tra l’*ASI* e *OHB Italia*. *OHB Italia* si occuperà della realizzazione di un modulo di laboratorio compatto, dalle dimensioni contenute (non superiori a 500 x 500 x 500 mm), che avrà il compito di progettare, costruire e testare un apparato per rendere disponibile l’ossigeno presente nel suolo lunare sotto forma di ossidi, sfruttando il processo chimico-fisico detto “carbotermico”.
La missione *Prospect* dell’ESA, la cui partenza è prevista tra il 2027 e il 2028, condividerà il suo viaggio verso la Luna con un contingente di cinque altri strumenti statunitensi. Tra questi, figurano retro-riflettori essenziali per la precisa localizzazione dei siti di atterraggio e colture di lieviti per studiare gli effetti delle radiazioni e della gravità. Nel complesso, tutti e sei gli strumenti avranno una massa approssimativa di 80 kg. Il trapano robotico *ProSEED* è stato sottoposto a un’ampia serie di test in Italia, inclusi quelli condotti in condizioni estreme di bassa temperatura e bassa pressione, utilizzando una miscela che simula la regolite lunare e ghiaccio. Leonardo ricopre il ruolo di appaltatore principale e responsabile tecnico per il trapano *ProSEED*, mentre l’Open University è leader nella progettazione dello strumento *ProSPA*.
Opportunità commerciali e quadro etico-regolatorio
Le aziende europee sono ben posizionate per partecipare a questo mercato emergente, sfruttando la loro esperienza nella robotica, nell’automazione e nella lavorazione delle risorse. Il lander lunare *Argonaut*, sviluppato da Thales Alenia Space, fornirà all’Europa un accesso indipendente alla superficie lunare, consentendo il dispiegamento di strumenti scientifici, missioni di prospezione delle risorse e la consegna di forniture essenziali alle future basi lunari. Le opportunità commerciali specifiche includono la fornitura di servizi di comunicazione ad alta larghezza di banda per lo streaming video in diretta dalla Luna, lo sviluppo di sistemi di navigazione rover precisi, la creazione di soluzioni innovative per la generazione e l’accumulo di energia per gli habitat lunari e la fornitura delle tecnologie e delle competenze necessarie per l’utilizzo delle risorse in situ (*ISRU*). L’ESA sta attivamente incoraggiando le aziende europee a sviluppare servizi lunari commerciali, puntando a una costellazione di satelliti intorno alla Luna per telecomunicazioni e navigazione.
Tuttavia, la commercializzazione della Luna solleva importanti questioni etiche e normative. L’attuale quadro giuridico internazionale, basato sul Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, è insufficiente per affrontare queste sfide. Le questioni chiave includono la mancanza di regolamenti specifici per l’estrazione di risorse lunari, il potenziale di conflitti su risorse limitate in aree di alto interesse (come i crateri permanentemente in ombra contenenti ghiaccio d’acqua) e la necessità di garantire che le attività commerciali siano condotte in modo sostenibile e non danneggino strumenti scientifici o ambienti lunari fragili. C’è una crescente necessità di cooperazione internazionale per sviluppare nuove regole e linee guida per le attività lunari, bilanciando gli interessi commerciali con la necessità di proteggere l’ambiente lunare e garantire un accesso equo alle risorse. L’Europa può svolgere un ruolo di primo piano nel plasmare queste normative, sostenendo pratiche responsabili e sostenibili che promuovano sia lo sviluppo economico sia la salvaguardia dell’ambiente.
Verso un futuro di esplorazione e commercio lunare sostenibile
Il Lunar Gateway rappresenta un passo audace verso un futuro in cui gli umani vivono e lavorano oltre la Terra. Per l’Europa, non è solo una porta verso la Luna, ma una porta verso nuove opportunità commerciali, progressi tecnologici e un ruolo di primo piano nel prossimo capitolo dell’esplorazione spaziale. Il successo di questo sforzo dipenderà non solo dall’innovazione tecnologica, ma anche dalla creazione di un quadro chiaro ed etico per il commercio lunare. La missione Artemis della NASA, con la sua componente europea, mira a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024, con l’obiettivo di estrarre 85 chilogrammi* di campioni dalla superficie e dal sottosuolo del satellite. L’obiettivo a lungo termine è creare un campo base entro un decennio, aprendo la strada a una presenza umana permanente e sostenibile sulla Luna.
Immagina di essere un pioniere, pronto a tracciare nuove rotte in un territorio inesplorato. La space economy, in questo scenario, è la mappa che ti guida, indicandoti non solo le risorse da scoprire, ma anche le rotte commerciali da percorrere. In termini semplici, la space economy è l’insieme delle attività economiche che riguardano lo spazio: dallo sviluppo di tecnologie satellitari all’estrazione di risorse lunari, fino al turismo spaziale. Una nozione base, ma fondamentale per capire le potenzialità del Lunar Gateway e il ruolo che l’Europa può giocare in questa nuova frontiera.
Spingendoci oltre, potremmo parlare di “value chain spaziale”, un concetto più avanzato che analizza l’intera catena del valore, dalla ricerca e sviluppo alla produzione, al lancio, fino all’erogazione di servizi basati sullo spazio. Comprendere come si articola questa catena, quali sono i punti di forza e di debolezza, è essenziale per le aziende europee che vogliono competere nel mercato lunare. Quali competenze specifiche possono essere sviluppate? Quali partnership strategiche possono essere strette? Ecco le domande che una profonda analisi della value chain spaziale può aiutare a rispondere.
Il Lunar Gateway, quindi, non è solo un progetto ingegneristico, ma un banco di prova per la nostra capacità di immaginare e costruire un futuro sostenibile nello spazio. Un futuro in cui l’innovazione tecnologica si sposa con la responsabilità etica e la cooperazione internazionale, per garantire che i benefici dell’esplorazione lunare siano condivisi da tutta l’umanità.








