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- Dulcis™ mira a 500 ettari dedicati al kiwi entro il 2025.
- Space V incrementa la produzione del 135% rispetto serre standard.
- Space V riduce il consumo energetico del 43% nelle serre adattive.
# Un Modello di Sostenibilità per la Space Economy?
## Dulcis™ e l’agricoltura sostenibile: un ponte verso lo spazio
L’interesse crescente verso l’esplorazione spaziale e la colonizzazione di altri pianeti pone sfide significative in termini di sostenibilità delle risorse e dei sistemi alimentari. In questo scenario, le pratiche agricole innovative e sostenibili di aziende come Dulcis™, produttrice del kiwi Dulcis™, offrono un modello potenzialmente adattabile per lo sviluppo di un’economia spaziale resiliente e rispettosa dell’ambiente. Dulcis™ si distingue per un forte impegno verso la sostenibilità, in particolare nella sua produzione biologica. L’azienda adotta pratiche agricole che mirano a preservare la fertilità del suolo attraverso l’uso di fertilizzanti organici e la rotazione delle colture, evitando l’impiego di sostanze chimiche di sintesi. Un altro aspetto fondamentale è la promozione della biodiversità, ottenuta introducendo insetti utili per la protezione delle piante. Inoltre, Dulcis™ implementa sistemi di irrigazione efficienti per minimizzare gli sprechi idrici. Queste pratiche, pur essendo state sviluppate per un contesto terrestre, presentano elementi di notevole interesse per l’adattamento agli ambienti spaziali. La chiusura del ciclo dei nutrienti, attraverso sistemi di riciclo avanzati, e l’utilizzo di risorse rinnovabili diventano imperativi in un ambiente in cui l’approvvigionamento esterno è limitato o addirittura impossibile. L’agricoltura spaziale richiede necessariamente un approccio basato su sistemi chiusi e rigenerativi. Tecniche come l’idroponica e l’aeroponica, che permettono la coltivazione senza suolo, potrebbero rivelarsi particolarmente adatte, riducendo al minimo l’uso di acqua e fertilizzanti e consentendo un controllo preciso dei parametri ambientali. Dulcis Kiwifruit Company, nata dalla collaborazione di New Plant, Alegra, Apofruit Italia e Orogel Fresco, mira a valorizzare un prodotto unico attraverso una strategia unitaria. La cultivar Ac 459 011, commercializzata con il nome Dulcis, è accessibile esclusivamente ai produttori consorziati, che si impegnano a rispettare rigorosi protocolli di coltivazione. L’obiettivo è raggiungere 500 ettari dedicati entro il 2025. La sostenibilità, quindi, non è solo un obiettivo ambientale, ma anche un elemento distintivo del modello di business di Dulcis™.
## Ottimizzazione delle risorse e sistemi di riciclo: un imperativo per la coltivazione spaziale
L’utilizzo di risorse rinnovabili, come l’energia solare, rappresenta una componente essenziale per alimentare i sistemi di coltivazione nello spazio. Sistemi di illuminazione a Led ad alta efficienza possono ottimizzare la crescita delle piante, riducendo al contempo il consumo energetico. Il riciclo dell’acqua e dei nutrienti è altrettanto cruciale per minimizzare gli sprechi e creare un sistema chiuso e autosufficiente. I rifiuti organici, inclusi quelli prodotti dalle piante stesse, possono essere compostati e riutilizzati come fertilizzanti, diminuendo la dipendenza da risorse esterne. Space V Srl, una startup con sede in Italia, sta attualmente sviluppando un progetto volto a permettere agli astronauti di coltivare vegetali all’interno delle stazioni spaziali, un’iniziativa che potrebbe estendere i benefici della sostenibilità alimentare anche al nostro pianeta. La serra adattiva di Space V, sviluppata in collaborazione con l’Università di Genova, incrementa la produzione fino al 135% rispetto alle serre verticali standard e riduce il consumo energetico del 43%. Franco Malerba, il primo astronauta italiano, sottolinea l’importanza di questo progetto per le future missioni spaziali, in cui il cibo disidratato e carente di vitamine fresche non sarà più sufficiente. L’innovazione di Space V potrebbe rendere possibile la coltivazione di verdure in ambienti isolati o difficili, evitando il consumo eccessivo del suolo e lo spreco di acqua.

## Diversificazione delle colture e resilienza alimentare: il ruolo del kiwi Dulcis™
Il kiwi Dulcis™, con il suo sapore dolce e le sue proprietà nutrizionali, rappresenta una potenziale aggiunta di valore alla dieta degli astronauti e dei futuri abitanti dello spazio. La diversificazione delle colture è un elemento chiave per garantire la resilienza dei sistemi alimentari, riducendo la vulnerabilità a malattie, parassiti e cambiamenti ambientali. L’introduzione di nuove specie, come il kiwi Dulcis™, può contribuire a migliorare la varietà nutrizionale e la palatabilità del cibo prodotto nello spazio, aumentando il benessere psicologico degli individui. Space V ha ottenuto finanziamenti dal fondo Galaxia, l’ente nazionale preposto al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di nuove imprese nel settore aerospaziale. L’azienda è stata selezionata come una delle prime realtà imprenditoriali italiane a essere incubata presso l’ESA BIC (Business Incubation Center), istituito dall’ESA all’interno dell’incubatore di imprese innovative I3P del Politecnico di Torino. La ricerca di Space V si fonda sui pilastri della biologia e della robotica, con l’intento di ideare e realizzare strumentazioni per la coltivazione di piante in ambienti extraterrestri. Il proposito primario è condurre test su una serra adattiva in orbita terrestre, sia sulla Stazione Spaziale Internazionale che a bordo delle future stazioni spaziali commerciali.
## Implicazioni etiche e responsabilità per un futuro sostenibile
La coltivazione spaziale solleva importanti questioni etiche che necessitano di essere affrontate con rigore e responsabilità. È fondamentale garantire che le pratiche agricole adottate siano sostenibili nel lungo termine, evitando lo sfruttamento eccessivo delle risorse e la creazione di rifiuti non gestibili. Le aziende coinvolte, come Dulcis™, hanno la responsabilità di adottare un approccio trasparente e responsabile, collaborando con istituzioni scientifiche e agenzie spaziali per sviluppare standard etici e ambientali rigorosi. Inoltre, è necessario considerare l’impatto sociale della coltivazione spaziale. L’accesso al cibo e alle risorse deve essere equo e inclusivo, evitando la creazione di disuguaglianze e privilegi. La collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze sono essenziali per garantire che i benefici della space economy siano accessibili a tutti. Dulcis™, con il suo impegno per la sostenibilità e la qualità, si pone come un modello di riferimento per le aziende che operano nel settore agroalimentare. La sua attenzione all’ambiente, alla biodiversità e al benessere dei consumatori rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare crescita economica e responsabilità sociale. La sfida per il futuro è quella di estendere questo modello ad altri settori, promuovendo un’economia più sostenibile e inclusiva.
## Oltre i confini terrestri: verso un’agricoltura spaziale consapevole
La storia di Dulcis™ ci ricorda che l’innovazione in agricoltura non è solo una questione di rese e profitti, ma anche di responsabilità verso il pianeta e le future generazioni. Il concetto di “planetary boundaries”, ovvero i limiti ambientali entro i quali l’umanità può operare in sicurezza, è fondamentale per comprendere la necessità di un’agricoltura più sostenibile. La *space economy*, con le sue sfide e opportunità, ci spinge a ripensare il nostro rapporto con le risorse e a sviluppare tecnologie e pratiche che siano compatibili con la vita sulla Terra e nello spazio. Ma cosa significa tutto questo per noi, cittadini del XXI secolo? Significa che dobbiamo essere consapevoli del nostro impatto ambientale e scegliere prodotti e servizi che siano rispettosi del pianeta. Significa sostenere le aziende che si impegnano per la sostenibilità e promuovere un’economia più circolare e inclusiva. Significa, in definitiva, costruire un futuro in cui l’innovazione tecnologica sia al servizio del benessere umano e della tutela dell’ambiente. Un concetto avanzato legato a questo tema è quello della “circular economy in space”, che mira a creare sistemi chiusi e autosufficienti per la gestione delle risorse nelle missioni spaziali di lunga durata. Questo approccio non solo riduce la dipendenza dalla Terra, ma offre anche importanti spunti per lo sviluppo di soluzioni sostenibili per il nostro pianeta. In fondo, l’esplorazione spaziale non è solo una sfida tecnologica, ma anche un’opportunità per reinventare il nostro modo di vivere e di produrre.
- Notizie sulla triplicazione della produzione e la crescita qualitativa del kiwi Dulcis™.
- Sito ufficiale di Apo Conerpo, cooperativa agricola menzionata nell'articolo.
- Pagina Linkedin di Alegra, azienda che coordina cooperative agricole italiane.
- Sito ufficiale di Apofruit Italia, cooperativa coinvolta nella produzione del kiwi Dulcis™.
- Sito ufficiale di Orogel, partner di Dulcis Kiwifruit Company.








