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- Panorama a 360° da Falbreen, composto da 96 immagini.
- Rilevato masso chiaro a 4 metri, origine incerta.
- Abrasione di roccia di 5 cm, la 43esima di Perseverance.
Il rover Perseverance della NASA, operativo su Marte dal febbraio 2021, ha recentemente catturato un panorama di straordinaria nitidezza dalla regione di Falbreen, situata sul bordo del cratere Jezero. Questo mosaico, composto da 96 immagini acquisite il 26 maggio 2025 (Sol 1516 della missione), offre una vista a 360° del paesaggio marziano, rivelando dettagli geologici significativi e aprendo nuove prospettive sulla storia del pianeta rosso. Il 6 agosto 2025, la NASA ha reso pubblica questa immagine.
Un Panorama Dettagliato e Ricco di Informazioni
Il panorama di Falbreen si distingue per la sua eccezionale risoluzione, che permette di osservare dettagli a pochi metri dal rover fino a rilievi distanti oltre 60 chilometri. Il processo di elaborazione dell’immagine ha dato vita a due differenti versioni: una che restituisce le cromie naturali, replicando la distintiva tonalità rossastra del suolo marziano, e un’altra che presenta colori intensificati, in cui il cielo appare di un blu sorprendente e di una trasparenza inusuale. Quest’ultima iterazione, pur non rispecchiando la reale colorazione, è stata creata amplificando artificialmente il contrasto tra le diverse componenti visive, con l’obiettivo di agevolare l’analisi delle variazioni nella composizione del suolo e dell’atmosfera. *La notevole trasparenza atmosferica, attribuibile a una minima concentrazione di polveri, è stata un fattore determinante per la straordinaria qualità di questa osservazione.

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Dettagli Geologici Rivelatori
Al centro del mosaico, un imponente masso chiaro, battezzato “float”, emerge su una cresta di sabbia scura, a circa 4 metri dal rover. La sua genesi è ancora incerta, ma gli scienziati ipotizzano che sia stato trasportato lì da processi naturali come il vento, l’acqua o un crollo. Poco più avanti, una zona circolare di roccia abrasa, del diametro di circa 5 centimetri, testimonia la 43esima abrasione realizzata da Perseverance con il suo trapano. Questa operazione permette di rimuovere lo strato superficiale alterato dalla polvere e dagli agenti atmosferici marziani, consentendo al team scientifico di analizzare la composizione interna della roccia prima di decidere se raccoglierne un campione.
Un’altra caratteristica interessante è la linea netta che separa due unità geologiche distinte. I corpi rocciosi più vicini al rover si presentano chiari e ricchi di olivina, un minerale che suggerisce antiche attività vulcaniche. Le formazioni rocciose più scure, che si trovano oltre il punto di contatto, contengono invece abbondante argilla e sono considerate di età molto più remota. Questa demarcazione potrebbe indicare un cambiamento significativo nella storia geologica di quest’area.
Le Sfere di Marte: Un Enigma Geologico
Parallelamente all’esplorazione del paesaggio, Perseverance ha dedicato tempo all’osservazione di minuscole sfere perfettamente rotonde, sparse sul suolo marziano. Queste piccole sfere, individuate nel sito conosciuto come “Rowsell Hill”, mostrano una composizione basaltica, il che fa supporre un’origine di tipo vulcanico o da impatto meteoritico. Qualora la loro genesi fosse vulcanica, potrebbero essere indice di una passata e intensa attività geotermica. Se invece la loro formazione è dovuta a impatti, potrebbero fornire indizi preziosi per una migliore comprensione della frequenza e degli effetti dei bombardamenti cosmici sul pianeta rosso.
La scoperta di queste sfere basaltiche contrasta con i “mirtilli” di ematite scoperti dal rover Opportunity nel 2004. I “mirtilli”, ricchi di ossido di ferro, si formano esclusivamente in presenza di acqua liquida, suggerendo un ambiente marziano antico fondamentalmente diverso e potenzialmente più abitabile. La coesistenza di prove sia per l’antica presenza di acqua sia per processi energetici non acquosi rivela che la storia geologica di Marte è un’evoluzione multi-episodica, in cui diverse forze geologiche hanno dominato in tempi o contesti geografici diversi.
Verso una Comprensione Più Profonda della Storia di Marte
La missione di Perseverance continua a fornire dati preziosi per la ricostruzione della storia geologica di Marte. L’analisi del panorama di Falbreen, delle sfere basaltiche e di altri elementi geologici contribuirà a svelare i segreti del pianeta rosso e a comprendere meglio la sua evoluzione nel tempo. Il ritorno dei campioni raccolti da Perseverance sulla Terra permetterà di eseguire analisi di laboratorio dettagliate, impossibili con gli strumenti dei rover in situ, consentendone una datazione cronologica precisa e aprendo nuove frontiere nella ricerca scientifica.
Un Futuro di Scoperte e Innovazione nella Space Economy
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