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- Probabilità del 4% che l'asteroide colpisca la Luna nel 2032.
- L'asteroide ha un diametro tra i 53 e i 67 metri.
- Impatto lunare genererebbe un cratere di circa 1 km.
Una minaccia lunare in divenire
L’asteroide 2024 YR4, scoperto alla fine del 2024 dal telescopio Atlas in Cile, ha inizialmente destato preoccupazione per una remota possibilità di collisione con la Terra. I sistemi di allerta automatica avevano calcolato una probabilità del 3% di impatto durante il passaggio ravvicinato previsto per il 22 dicembre 2032. Tuttavia, successive osservazioni, supportate anche dal telescopio spaziale Webb, hanno ridimensionato questo rischio, escludendo di fatto la collisione con il nostro pianeta.
Nonostante ciò, i calcoli hanno rivelato una crescente, seppur contenuta, probabilità che l’asteroide possa invece colpire la Luna nella stessa data. Attualmente, questa probabilità si attesta intorno al 4%. L’asteroide, con un diametro stimato tra i 53 e i 67 metri, tornerà ad essere visibile nel giugno del 2028, momento in cui si potranno effettuare misurazioni più precise.
In questo scenario, l’ESA ha in programma il dispiegamento del satellite Neomir (Near-Earth Object Mission in the InfraRed), previsto per l’avvio del decennio a venire.
Equipaggiato con un telescopio evoluto, Neomir sarà situato nel punto L1 di Lagrange, una posizione cruciale tra il Sole e la Terra, ottimale per le osservazioni celesti e per evitare le eclissi. La sua capacità di operare nella luce infrarossa gli permetterà di individuare asteroidi in aree del cielo altrimenti oscurate dalla luminosità solare, colmando un “punto cieco” per i telescopi ottici terrestri.
Secondo Richard Moissl, responsabile dell’Ufficio di Difesa Planetaria dell’ESA, Neomir avrebbe potuto rilevare l’asteroide 2024 YR4 con circa un mese di anticipo rispetto ai telescopi terrestri, fornendo un tempo prezioso per studiarne la traiettoria e scongiurare tempestivamente qualsiasi rischio di impatto con la Terra nel 2032. Inoltre, l’equipaggiamento a infrarossi avrebbe permesso una valutazione più precisa delle dimensioni dell’asteroide, un dato essenziale per stimare l’effettiva portata della minaccia.
Conseguenze di un impatto lunare: scenari e rischi
Se l’asteroide 2024 YR4 dovesse effettivamente colpire la Luna, l’impatto avverrebbe ad una velocità di 13 km/s, generando un cratere di circa 1 km di diametro. Un evento di tale portata è stimato verificarsi in media ogni 5000 anni, rendendolo un fenomeno eccezionale su scala umana.
L’impatto provocherebbe l’espulsione di rocce e polveri (ejecta) in tutte le direzioni. Sebbene la maggior parte di questo materiale ricadrebbe sulla superficie lunare, una frazione, stimata intorno allo 0,2% (circa centomila tonnellate), potrebbe sfuggire alla gravità lunare e disperdersi nello spazio.
Una parte di questi ejecta potrebbe raggiungere la Terra, generando una pioggia meteorica. Tuttavia, la velocità di impatto con l’atmosfera terrestre sarebbe relativamente modesta (circa 11 km/s), producendo meteore meno intense rispetto a quelle osservabili in una normale notte. Non si esclude la possibilità di qualche meteoroide più grande, in grado di generare un piccolo fireball, ma nulla che possa raggiungere la superficie terrestre.
Un rischio più concreto è rappresentato dalla possibilità che gli ejecta lunari colpiscano i satelliti artificiali in orbita terrestre, danneggiandoli e compromettendo servizi essenziali come comunicazioni, navigazione e osservazioni spaziali. Tuttavia, è improbabile che tali impatti causino la frammentazione dei satelliti, evitando un aggravamento del problema dei detriti spaziali.

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La difesa planetaria si estende allo spazio cislunare
Nonostante la bassa probabilità di impatto, l’evento 2024 YR4 sottolinea l’importanza di estendere le attività di difesa planetaria anche allo spazio cislunare, ovvero la regione tra la Terra e la Luna. Questo approccio diventa cruciale in vista del ritorno dell’uomo sulla Luna e della crescente presenza umana nello spazio.
Oltre a Neomir, l’ESA ha avviato diverse altre iniziative nel campo della difesa planetaria, includendo il Centro di Coordinamento degli Oggetti Vicini alla Terra (Neocc), i telescopi Flyeye per l’identificazione di asteroidi, la missione Hera (in sinergia con la missione Dart della NASA) volta a sperimentare strategie di modifica della traiettoria degli asteroidi, e la missione Ramses, che nel 2029 studierà l’asteroide Apophis durante il suo transito ravvicinato alla Terra.
Queste attività dimostrano un impegno crescente nella protezione del nostro pianeta e dei nostri assetti spaziali dalle minacce provenienti dallo spazio, garantendo un futuro più sicuro per l’umanità.
Oltre la paura: opportunità e riflessioni sulla Space Economy
La vicenda dell’asteroide 2024 YR4, al di là delle preoccupazioni iniziali, ci offre spunti di riflessione importanti sul ruolo della Space Economy. La necessità di monitorare e difendere il nostro pianeta da potenziali minacce celesti stimola lo sviluppo di tecnologie avanzate, la creazione di nuove competenze e la nascita di opportunità commerciali.
La Space Economy, in questo contesto, non si limita alla costruzione di telescopi e satelliti per il monitoraggio degli asteroidi, ma abbraccia anche lo sviluppo di sistemi di propulsione innovativi per la deviazione degli asteroidi, la progettazione di missioni di esplorazione e la creazione di modelli di business per l’utilizzo delle risorse spaziali.
Nozione base di Space Economy: La Space Economy è l’insieme delle attività economiche legate allo spazio, che includono la produzione di satelliti, i servizi di telecomunicazione e navigazione, l’esplorazione spaziale e lo sfruttamento delle risorse spaziali.
Nozione avanzata di Space Economy: Un esempio avanzato è l’estrazione di risorse dagli asteroidi (asteroid mining), un settore emergente che potrebbe rivoluzionare l’approvvigionamento di materie prime rare e preziose, riducendo la dipendenza dalle risorse terrestri.
La storia di 2024 YR4 ci ricorda che lo spazio, pur presentando delle sfide, è anche un territorio ricco di opportunità. Sta a noi, con la nostra ingegnosità e la nostra determinazione, trasformare queste sfide in occasioni di crescita e progresso per l’intera umanità. Immagina per un attimo: se fossimo in grado di sfruttare le risorse degli asteroidi, quanto cambierebbe la nostra economia? E se riuscissimo a deviare un asteroide pericoloso, quante vite salveremmo? Sono domande che ci invitano a guardare al futuro con occhi nuovi, consapevoli delle sfide che ci attendono, ma anche delle infinite possibilità che lo spazio ci offre.